Ad un certo punto della storia della pubblicità italiana, sui tetti delle auto iniziarono a comparire enormi ritagli a forma di bottiglie e carne in scatola; c’erano scarpe e tubetti di dentifricio, strani siluri e squali. Erano i “veicoli pubblicitari” che invasero le strade italiane negli anni Cinquanta e Sessanta, per promuovere la più ampia gamma di prodotti nell’economia del dopoguerra del Paese sull’orlo del boom.
Pick up pari all’auto Fissore, per Ebano
Pubblicità auto a forma di scarpa smalto Ebano, presso Carrozzeria Grazia di Bologna
Il retro di un’auto realizzata da Fissore per il Lucido da scarpe Cavallino, con scatola e logo in alluminio
Vettura realizzata dalla carrozzeria Boneschi per il dentifricio Binaca
Le vetture Binaca durante il 33° Giro d’Italia
Macchina Fissore per il dentifricio di Durban
Vettura realizzata dalla carrozzeria Boneschi per il dentifricio Chiorodont
Auto per dentifricio Chiorodont
Carrozzeria tipo station wagon di Fissore, basata su una Fiat 1100 con figurine 3D di Smacchiolina e Lustrino sul tetto
34° Giro d’Italia: Furgone Lancia con la sagoma del pupazzo della Liquigas/bombola GPL
Familiare Boneschi per lame a terra cava Pal
34° Giro d’Italia: Fiat 1100 con personalizzazione della carne in scatola Simmenthal
35° Giro d’Italia: la mucca di Simmenthal
Veicolo per mangimi Zoovit
Pubblicità auto SIVAM, Società Italiana Veterinaria Agricola Milano
Fiat Topolino con l'”orso goloso” che beve Campari Cordial
Vettura pubblicitaria Cora, con personalizzazione “Corasoda”.
Giro d’Italia 1938: una Packard personalizzata con bottiglie sul tetto per Campari, davanti a Palazzo Vecchio, Firenze
Una personalizzazione per il liquore Strega Alberti
Carrozzeria Coriasco, personalizzata per pennini Presbitero e matite colorate
Una Fiat 1100 EL personalizzata da Scall, Torino, per la casa editrice UTET